Tutto quello che c’è da sapere sulla Sindrome di Brugada
Cos’è la sindrome di Brugada? Fatale soprattutto per i giovani adulti, la sindrome di Brugada è una malattia geneticamente determinata che porta un elevato rischio di aritmie ventricolari maligne. Maggiormente diffusa tra gli uomini, tale malattia esplode raramente in età pediatrica. Il gene alla base di tale patologia è il gene SCN5A, responsabile della codifica per il canale del sodio all’interno delle cellule cardiache. Caratteristica principale di questa malattia è la sua variabilità, soprattutto per quanto riguarda l’indagine elettrocardiografica. Infatti, capita spesso che l’elettrocardiogramma del paziente vari in differenti momenti della giornata, oscillando dalla normalità alla patologia. Alcuni soggetti si mostrano, a volte, totalmente asintomatici oppure possono esporre episodi di sincope non precedentemente evidenziate oppure episodi di enuresi notturna. I maggiori sintomi fanno capolino però in situazioni di riposo, come il riposo notturno. Quando vi è una sospetta possibilità di sindrome di Brugada, bisogna associare all’elettrocardiogramma altri tipi di test, come, ad esempio, l’ecocardiogramma, il test da sforzo e l’holter ECG dalle 24 ore a 12 derivazioni.
In casi in cui, da tali test non si ottiene un risultato soddisfacente, si necessita l’utilizzo di un test farmacologico, il “test alla Flecainide o all’Ajmalina”. Tale pratica prevede l’infusione di Flecainide e Ajmalina, ossia farmaci che fanno emergere il profilo elettrocardiografico diagnostico in presenza di sindrome. Per quanto concerne la cura, essenziale è una diagnosi tempestiva, accompagnata o da un semplice follow up clinico semestrale o dall’impianto di defibrillatori in pazienti a rischio aritmico.
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