Cos’è la sindrome di Burden, quali sono i sintomi?
La sindrome del caregiver, o sindrome di Burden, nasce da un disagio psicologico derivante dall’assistenza, 24 ore su 24, di un proprio caro o di un assistito. È una patologia poco conosciuta ed è proprio questo il motivo della sua pericolosità. Tale disturbo è maggiormente frequente in individui che svolgono il ruolo di operatori socio-sanitari e viene spesso associato alla sindrome del burn-out, ossia una risposta esplosiva ad una situazione di stress lavorativo prolungato. La sindrome di Burden ruota, quindi, intorno ad uno logoramento psicologico dovuto alle pressanti, difficili e costanti relazioni interpersonali richieste in determinate professioni. Difficile è riconoscere i sintomi di tale malattia in quanto facilmente confondibili con un normale decorso di un periodo psicologicamente stressante. Insonnia, diminuzione delle difese immunitarie e forte stato d’ansia sono le avvisaglie principali, delle quali è reso difficile il riconoscimento a causa del senso di colpa che il caregiver prova nell’essere carente nel proprio lavoro. La miglior soluzione a tale sindrome è sicuramente il rendersi conto, in primis, del problema e fare maggiore attenzione ai segnali sopra elencati ed iniziare un percorso di cura e recupero. Si necessita della creazione di un proprio spazio di evasione, nel quale scaricare lo stress ed allontanarsi momentaneamente dal proprio ruolo. L’obiettivo del percorso terapeutico è quello di rieducare il caregiver al fine di gestire la sua alienazione.
Nei casi più gravi sono previste terapie con supporto farmaceutico.
Scopri quali sono le tipologie di sindrome più comuni
Sindrome della vescica dolorosa
Sindrome di ohdo blefarofimosi