Tachicardia ventricolare
La tachicardia ventricolare é un’aritmia che nasce nei ventricoli che sono caratterizzati da una elevata frequenza cardiaca , ovvero maggiore di 100 battiti al minuto.
Questa malattia è associata ad una malattia cardiaca.
E’ importante precisare però che Noi di Mondomamma.org riportiamo solo quanto scritto sugli altri siti di notizie e non siamo medici. Per avere maggiori informazioni bisogna rivolgersi ad un medico specialista.
Tachicardia ventricolare: quali sono le cause ?
Le malattie più frequentemente responsabili sono:
- pregresso infarto miocardico
- cardiomiopatia dilatativa (quando il cuore si ingrandisce e si contrae con minore forza)
- malattia aritmogena del ventricolo destro
- miocardite cronica (infiammazione del cuore che guarisce lasciando una “cicatrice”)
- cardiomiopatia ipertrofica (malattia determinata in cui cuore si ispessisce)
- difetti congeniti della struttura del cuore (es. tetralogia di Fallot) sottoposti o no a correzione cardiochirurgica
Quali sono i sintomi ?
I sintomi principali sono:
- palpitazioni (sensazione di battito accelerato ed irregolare)
- debolezza o incapacità di eseguire la normale attività fisica
- affanno
- sensazione di “testa vuota”
- sensazione di mancamento
- svenimento
Quali sono le conseguenze della tachicardia ventricolare?
Nei pazienti con una cardiopatia un’ levata frequenza cardiaca prodotta dalla tachicardia ventricolare può portare alla perdita di coscienza e quindi allo svenimento oppure all’arresto cardiaco.
Trattamenti
Il trattamento delle tachicardie ventricolari ha da un lato l’obiettivo di ridurre i sintomi legati all’aritmia e, dall’altro, di prevenire il rischio di morte improvvisa da arresto cardiaco.
Per la prevenzione delle recidive aritmiche possono essere utilizzati farmaci antiaritmici somministrati per bocca o eseguita una procedura interventistica chiamata ablazione transcatetere.